Entertainment

ENTERTAINMENT – regia Gianni Farina

Nicola Arrigoni | 

Sipario | 

25/10/2024

Seduto in palcoscenico, il pubblico si rispecchia nella platea di poltroncine rosse, in cui siedono un uomo e una donna, spettatori a loro volta di una pièce che racconta di Steve e Margot che si corteggiano, nonostante la non-presenza della moglie di lui a frenare il rito seduttivo. Noi pubblico/spettacolo – quello siamo agli occhi dei due – ci rispecchiamo nei due spettatori chiamati a interrogarsi se si può amare qualcuno che non c’è. È solo intrattenimento, è finzione dice lui, lei invece mostra una capacità di immedesimazione più forte, empatica. Lui cerca di smontare la finzione, lei dimostra di essere più disposta a crederci. Al punto di vista dei due spettatori s’intreccia quello dei protagonisti Steve e Margot, l’atto seduttivo di lei, la dichiarazione che lui è innamorato della moglie e inizialmente respinge le avance. Tamara Balducci e Francesco Pennacchia costruiscono con assoluto rigore e precisione recitativi l’alternarsi del punto di vista dei due con la messinscena della relazione fra Steve e Margot, l’uno destinato a crollare dopo i ripetuti attacchi seduttivi di lei, pur ribadendo l’amore per la moglie, assente e lontana. In Entertaiment di Ivan Vyrypaev va in scena il teatro e il suo disvelamento, è protagonista lo sguardo di noi/pubblico e la potenza della finzione. Gli interrogativi sulla necessità di verità e il sospetto di finzione si intrecciano con l’atto seduttivo di Steve e Margot destinato a compiersi in un divertito e impossibile lungo addio sulle note della musica di Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi, firmata da Ennio Morricone. Eppure, quel gioco di verità e finzione che si concretizza nella capacità di Balducci e Pennacchia di passare dal ruolo dei due spettatori a quello di Steve e Margot senza mai cadere nel macchiettistico o sterile virtuosismo, ha un suo punto di non ritorno, un punto di incontro: il lungo bacio alla francese – reale, realissimo – che i due si scambiano davanti agli occhi di noi spettatori/spettacolo. In questa verità salivale c’è forse la crasi fra ciò che ci appare come finzione e ciò che è reale, c’è il cortocircuito che è insito nel teatro in cui la finzione è realtà e ciò che è reale appare come finzione. A rendere reale, e forse vero, ciò che accade è il nostro amore: l’amore che portiamo verso l’altro, verso quel patto tacito che ci fa creder vero quello che accade in scena e ce lo rende intimo ed emotivamente coinvolgente. Quando va bene. E certo questo accade con Entertainment di Menoventi, un lavoro raffinato, colto e ironico, affidato a due interpreti sublimi e veri, verissimi di cui non ci può non innamorare.