La nuova scena svela menzogne con Menoventi e i Biancofango
Anna Bandettini |
La repubblica.it |
20/05/2012
Teatri di Vetro, T. Palladium, Roma, fino al 27 Con i soliti avari finanziamenti pubblici (solo la Provincia di Roma è realmente impegnata) “Teatri di vetro” si conferma un festival vivace e con una visibilità anche nel contesto urbano (Roma) visto che si svolge nei lotti (i cortili) della Garbatella oltre che al Teatro Palladium. Curato da Roberta Nicolai in co-realizzazione con Romeuropa in due week end si sforza di individuare un filo comune nella scena contemporanea che quest’ anno è l’ “assalto ai limiti”: dei testi (il non riuscito Sonno di Vincenzo Schino, l’ Amleto dell’ eclettico Pierre Lucat), dei linguaggi ( Sola lavoro molto deja vu di Bluemotion), dei generi (gli otto minuti in una automobile di Tu_two). Prove di intelligenza e maturità espressiva sono Porco mondo di Biancofango, apologo sulla violenza dei desideri interiori di un uomo e una donna fino all’ orrore della pedofilia e Perdere la faccia dove Menoventi con la regia di Daniele Ciprì si compiace di svelare la menzogna dalle nostre vite e dei suoi riti attraverso un film che non si vede. Paradossale e graffiante.