Nella rassegna “EXTRA” di Forlì non c’è l’eclisse della parola

Claudio Facchinelli | 

Teatri delle diversità n°48 | 

01/01/2009

La rassegna EXTRA – segnali dalla nuova scena italiana, tenutasi a Forlì fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ha una caratteristica particolare: i dodici lavori presentati, prodotti da artisti sotto i trentacinque anni, sono stati selezionati, fra più di duecento, da un osservatorio costituito da critici ed operatori teatrali della medesima età. Offre quindi uno spaccato di notevole interesse sulle tendenze, i gusti, le poetiche degli artisti dell’ultima generazione. La domanda più immediata che ci si pone di fronte alla varietà di forme e registri espressivi presenti nelle proposte, generalmente di buona qualità (la giuria, per ammissione del suo presidente, Andrea Nanni, si è trovata in difficoltà nell’individuare i tre lavori da premiare), riguarda il ruolo che, oggi la drammaturgia riserva alla parola.[…]

La parola trova la sua centralità in Semiramis, di Menoventi (spettacolo premiato con una residenza a Terni), dove una sorprendente Consuelo Battiston (volto atipico, fisico minuto, una sobria tutina di tela bianca) si cimenta con Calderon de la Barca, movendosi in una claustrofobica scatola piastrellata che suggerisce i servizi igienici di una stazione ferroviaria, dalle pareti ingombre di frasi tracciate, anche a vista, in uno scostante colore terroso. Ma è specialmente la presenza scenica di Consuelo, il gioco ironico, al limite del sarcastico, con cui smonta il truculento, barocco impianto verbale del testo, la varietà di registri sonori, a volte aspri e striduli, i reiterati, beffardi falsi finali, a catturare lo spettatore per quasi un’ora[…]

Eclissi della parola quindi, nella nuova generazione? Non si direbbe. Semmai, un rapporto nuovo col verbale, che supera l’oralità tradizionale, che ne denuncia un utilizzo spesso patologico, distorto; che s’incrocia col segno da essa generato, con l’anarchia del graffito. Tendenze non banali, che potrebbero avere sviluppi fecondi.