GENIUS LOCI CABARET
Progetto 110 CDP

da un’idea di Elena di Gioia e Gianni Farina
regia Gianni Farina
tecnica Max Rassu
Con
Roberta Cassanelli, Sara De Gregorio, Alice Faella, Enrica Fagioli, Francesca Fagioli, Elisavet Konstantinidis, Margherita Maccaferri, Valentina Neri, Federica Pinna, Laura Resca, Attilio Rubino, Erberto Sandon, Michela Scaccioni, Giovanni Strazzeri, Micaela Van Der Heijden, Mucca Volante, Evelina Volta.

Associazione Liberty, Agorà, Unione Reno Galliera, Menoventi
debutto: Casa del Popolo di castello D’Argile, il 15 ottobre 2017.

Tra Marzo e Ottobre 2017 Gianni Farina ha condotto un laboratorio a cadenza settimanale finalizzato alla creazione di un evento che festeggia i 110 anni della Casa del Popolo di Castello d’Argile.

I partecipanti, affiliati al gruppo argilese Tealtro, danno vita a Genius Loci Cabaret, una festa spettacolare animata dai cittadini, proprio come allora.
La storia di quel palco, i fantasmi delle opere e degli attori che calcarono quelle tavole di legno secolare si intersecano con il tempo presente per generare una sorta di stravagante happening popolare, un bizzarro cabaret che reinterpreta alcune avanguardie e personalità che segnarono la cultura degli anni in cui venne edificata la Casa d’Argile: il dadaismo, il nonsense, il grottesco di Karl Valentin, Achille Campanile, Daniil Charms.

Lo spettacolo è introdotto da un discorso dal balcone della Casa Del Popolo:

PRESENZA DI SPIRITO
Collage commemorativo

con Nicola Borghesi
regia di Gianni Farina

Durante la densa giornata che inaugurò la della Casa del Popolo si tenne, tra i numerosi eventi, un comizio dal balcone, rivendicando con coraggio il diritto alla libera espressione; un diritto ostacolato due anni prima dal Comune, che aveva vietato l’utilizzo del balcone municipale e le manifestazioni in piazza.
Il prologo di Genius Loci Cabaret sarà dunque un omaggio a quel balcone, che come ogni elemento della Casa, rappresenta una spinta vitale che si spinge oltre i limiti dell’architettura per tentare di ripristinare il giusto equilibrio tra la Civitas e l’urbe, sottolineando come il nucleo di ogni città sia costituito da un insieme di persone e non da un agglomerato di edifici.
La Casa del Popolo di castello d’Argile prenderà voce; lo spirito di quel luogo ci parlerà in occasione del suo centodecimo compleanno per rievocare lo sforzo compiuto dai lavoratori che la costruirono onde disporre di un “luogo di ricreazione onesta ed economica”.

 

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