InvisibilMente

di Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele
con Consuelo Battiston e Alessandro Miele
Regia Gianni Farina
Produzione E production/Menoventi, Emilia Romagna Teatro
Debutto: Castel Bolognese, Teatro Errante - 20/09/2008

Spettacolo finalista del Premio Vertigine 2010

Volevamo fare uno spettacolo sul giudizio universale.
Abbiamo speso tempo ed energie per capire in quale categoria di dannati
inserire i nostri protagonisti, concludendo che per essere esemplari della nostra
razza il loro destino non poteva essere che quello degli ignavi senza peccato.
Abbiamo poi trovato il reagente dell’intreccio: una rivelazione mal compresa
che porta al delirio. Abbiamo intuito financo una possibile forma di Ermes,
messaggero della rivelazione.
Ma non è tutto: c’era un’idea per dare forma all’invisibile che mugghia sotto di
noi e pure la relativa reazione dei nostri antieroi al mistico incontro!
Insomma, si trattava di un capolavoro in grado di sondare la reazione
dell’umanità posta sotto analisi ed in attesa di relativo giudizio; la
consapevolezza dell’essere osservati e di avere un dito enorme puntato contro;
la sensazione concreta di un’autorità superiore che sceglie proprio noi, ramo
secco nell’evoluzione della vita su questo pianeta.
Il tutto reso attraverso equilibrati effetti speciali ed una manciata di ottimi
attori.
Però ci serviva un elefante e la produzione si è ostinata a non volerlo
acquistare.
Quindi abbiamo fatto un’altra cosa.

“Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi.”
(Genesi 3, 7)

Oppressi da un forte controllo, due malcapitati devono affrontare uno strano
scherzo del destino.
I sotterfugi per girare a loro favore la situazione si rivelano tutti vani.
Braccati non hanno tregua.
Bloccati, vengono tenuti continuamente sottocchio.
Cosa resta loro da fare?
Nascondersi sotto gli occhi di tutti.

InvisibilMente

We wanted to do a show on Judgement Day.
We spent time and energies to figure out in which damned's category we had to insert our main characters. We finally realised that, as representative of our race, their destiny could only be the one of the sinless “indolent” .
Then we found the single reagent of the plot: a misunderstood revelation that brings to delirium.
We also had an intuition on one of the possible shapes of Ermes, messenger of revelation.
That's not all: there was an idea to give substance to our invisible undertow, and to show the instant reaction of our anti-heroes in that mystical encounter!
Well, it would have been a masterpiece able to fell humanity's reaction under process, while awaiting its own judgement. The awareness of being observed by someone, of having a big index finger pointed at your face. The real feeling about a superior Authority who had chosen us, nothing more than a dry branch of evolution on Earth.
All of this would have be given through moderate special effects and a bunch of excellent actors.
But we needed an elephant, that our production didn't want to buy.
So, we did something else.

“And the eyes of them both were opened, and they knew that they were naked.” (Genesis 3,7)

Labored under a straight control, the two wretched ones have to face a Destiny's joke.
All the strategies to force it are vain.
They have no rest.
They are always under control.
What's left to do?
Hide, under your eyes.

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